Itinerario biografico
Questo itinerario si sofferma sulla biografia dell'artista e designer Marcello Morandini (Mantova, 1940) quale uno dei maggiori rappresentanti dell’Arte Concreta in Europa
Museo: Fondazione Marcello Morandini
La biografia di Marcello Morandini - 1° parte (Anni 60 e 70)
Marcello Morandini nasce a Mantova nel 1940 e si trasferisce a Varese nel 1947. Iniziò la sua professione all’età di 19 anni come disegnatore meccanico nell'azienda di elettrodomestici Atlantic a Vergiate, dove venne poi promosso e trasferito a Milano nell’ufficio di progettazione. Qui ebbe l’opportunità di frequentare anche la scuola serale dell'Accademia di Belle Arti di Brera e lavorare nello Studio di A.G. Fronzoni, uno dei migliori grafici professionisti di Milano intorno a cui ruotavano importanti artisti di quegli anni. Il suo lavoro, sia in Atlantic che nello studio Fronzoni, fece crescere la sua professionalità e la conoscenza di forme e modi essenziali per la comunicazione. In quel periodo professionalmente molto attivo, iniziò la sua attività artistica con i suoi primi disegni grafici, che desiderava esprimessero l'emozione di una diversa, chiara e positiva lettura del mondo della geometria. Nel 1964 cominciò a tradurre i suoi lavori in composizioni tridimensionali, il primo dei quali, intitolato "Elasticità", venne esposto alla Galleria San Fedele di Milano. Nel 1965 gli amici Paolo Scheggi e Getulio Alviani, che frequentavano lo studio A.G. Fronzoni, vedendo i suoi lavori, ne rimasero stupiti e lo convinsero ad inaugurare la sua prima mostra personale (a soli 25 anni) alla Galleria del Deposito di Boccadasse a Genova, curata da Germano Celant. Risalgono al 1967 le prime esposizioni più impegnative a Milano, Francoforte, Colonia e Basilea. Nello stesso anno fu invitato alla IX Biennale di San Paolo in Brasile e nel 1968 fu presente nel Padiglione Italia alla XXXIV Biennale Internazionale d’Arte di Venezia con una sua sala personale. Fu una Biennale difficile e controversa a causa di manifestazioni politiche del movimento studentesco, in cui molti artisti furono invitati a chiudere le loro sale a causa di pressioni e minacce. Morandini e Gianni Colombo furono gli unici artisti che si rifiutarono di chiudere le loro sale fino a quando non vennero costretti dalla Direzione Generale per un tempo limitato. Da questo evento rimase deluso dal fatto che la politica fosse entrata nell’arte. L’arte è al di là di ogni cosa.
La biografia di Marcello Morandini - 2° parte (Anni 70 e 80)
Nel 1970 Marcello Morandini realizzò la sua terza mostra personale alla Galleria del Naviglio a Milano, dove espose opere che evidenziavano lo studio del movimento rotatorio del quadrato e della linea. Successivamente, però, decise di allontanarsi dal clima di contestazione italiano per sviluppare il suo lavoro in Europa; iniziò quindi una collaborazione con il gallerista Carl Laszlo di Basilea inaugurando la Galerie Verna di Zurigo con una mostra personale per poi esporre a Lutry, Losanna, Graz e Vienna, facendo così conoscere il suo lavoro in Svizzera e Germania. Partecipò anche ad alcune importanti esposizioni collettive, tra cui una al Museum of Modern Art di Philadelphia. Nel 1972 fece una importante esposizione personale alla Kestner Gesellschaft di Hannover su invito del critico Wieland Schmied, che scrisse i testi del relativo catalogo insieme a Gillo Dorfles e Umbro Apollonio. Nello stesso anno inaugurò diverse mostre in musei tedeschi e svizzeri e, durante questo periodo, conobbe molti importanti galleristi. Nel 1976 l’editore Peter Pfeiffer pubblicò il libro-catalogo dell’opera completa dell’artista, contenente progetti, disegni, strutture e sculture dal 1964 al 1975 con testi critici tradotti in quattro lingue. Nel 1977 Morandini organizzò a Varese il sesto simposio del movimento artistico internazionale Arbeitskreis, di cui faceva parte dal 1972. Fu un evento internazionale di grande importanza che coinvolse trentuno artisti provenienti da diciotto nazioni e un’occasione di positive collaborazioni. Nello stesso anno fu invitato, con sei grandi disegni, a “Documenta n. 6” di Kassel, una delle più importanti manifestazioni internazionali d’arte contemporanea che si svolge ogni quattro anni. Nel 1980 Eugen Gomringer, poeta concreto e critico d'arte, divenuto consulente artistico della Società di porcellane Rosenthal in Germania, invitò Morandini a far parte del gruppo degli artisti internazionali voluti da Philip Rosenthal come progettisti. Da quel momento la sua carriera artistica inizia a svilupparsi parallelamente anche nel ramo del Design.
La biografia di Marcello Morandini - 3° parte (Anni 80 e 90)
Nel 1981, Marcello Morandini organizzò la VI edizione della Biennale d'arte a San Martino di Lupari invitando tredici artisti di sette paesi e otto architetti italiani, tra cui Eugen Gomringer, Hans Heinz Holz e Bruno D'Amore. Nel 1982, fu invitato a “Documenta Urbana” di Kassel con Attilio Marcolli dove presentò un progetto che sfruttava la pendenza naturale del terreno per creare nuove integrazioni con centri di attività collettiva, punti significativi dei valori di aggregazione sociale e culturale. Nello stesso anno, ricevette una borsa di studio dal DAAD per un soggiorno di tre mesi a Berlino dove studiò un intervento simbolico sul Muro di Berlino, anche se poi non trovò il necessario aiuto per realizzarlo. Nel giro di pochi mesi fu invitato in Giappone; iniziarono in quel periodo contatti personali con studi di design e architettura, visite in alcune università ed esposizioni in diversi musei, curate dall’editore e gallerista Masaomi Unagami di Tokyo. Sempre nel 1984 progettò in Germania la facciata di 220 metri della fabbrica di porcellane Thomas a Speichersdorf. Nel 1985 organizzò tre importanti esposizioni, la prima all’Axis Gallery di Tokyo, poi una retrospettiva al Museo di Bochum e una a Verona al Museo di Castelvecchio. Nel 1986-1987 continuò la sua attività espositiva alla Quadriennale d’Arte di Roma, alla XLII Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e nei musei di Darmstadt, Mannheim, Helsinki. Morandini presentò per la prima volta in Europa anche la linea continua di 35 metri di opere di 21 x 21 cm esposta precedentemente a Tokyo e due opere per lui storiche: la scultura circolare che fece per la Biennale di Venezia e il modello di una fontana fatta per Singapore. Il 1987 è anche un periodo di grande collaborazione con la società Rosenthal di Selb, per la quale studiò anche la facciata di 64 metri del nuovo edificio amministrativo. Nel 1988 Peter Volkwein, direttore del Museo di Ingolstadt, gli commissionò il progetto di una scultura di 40 metri, come simbolo esterno del museo. Nel 1984 organizza la sua prima mostra personale di design; questa prima esposizione non d’arte, rese ufficialmente responsabile e visibile Morandini anche per il suo lavoro professionale di designer.
La biografia di Marcello Morandini - 4° parte (Anni 90/Anni 200)
Nel 1991 Marcello trascorre un lungo periodo a Kuala Lumpur, in Malesia, per progettare l’architettura di un edificio commerciale di 34 piani. Nel 1993 ha la prima importante mostra antologica abbinata di arte e design al Museo Die Neue Sammlung di Monaco che esporrà l’anno successivo a Lisbona al Palacio Galveias per “Lisbona capitale europea della cultura”. Dal 1994 è membro, per alcuni anni, della giuria del Design Center di Essen. Nello stesso anno assume per tre anni l’incarico di presidente del Museo Internazionale di Design Ceramico a Cerro di Laveno. Dal 1995 al 1997 è docente di arte e design all’Accademia estiva di Salisburgo. Dal 1997 al 2001 è visiting professor all’Écal di Losanna.
La biografia di Marcello Morandini - 5° parte (dagli anni 2000 ad oggi)
Nel 1998 nasce sua figlia Maria Enza, da allora concentra maggiormente il suo lavoro a Varese, città che nel 2000 gli dedica un’importante retrospettiva nel suo museo e un catalogo curato da Germano Celant e edito da Charta, Milano. Nel 2002, dopo molti anni di lavoro concentrato fuori patria in particolare in Germania, Svizzera, Austria, rientra in Italia. Nel 2003 è docente all’Accademia di Brera di Milano. In Svizzera tiene lezioni alla scuola superiore orologiera HEAA di La Chaux-De-Fonds. Dirige la Sommerakademie a Plauen per il risanamento del parco Martin Lutero. A partire dallo stesso anno è presidente dell’Associazione Liberi Artisti della Provincia di Varese. Nel 2014 alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea a Roma inaugura una sua importante esposizione, composta da sei grandi sale per l’arte e tre sale per l’architettura e il design. La GNAM è il museo più importante italiano in cui esporre. Nel 2019 pubblica il suo importante Catalogo Ragionato edito Skira in cui è raccolta tutta la sua opera artistica dal 1964 al 2019. Attualmente si occupa della Fondazione Marcello Morandini con il concreto obiettivo di costituire un centro museale per l’Arte Concreta in Europa.
Fondazione Marcello Morandini
Itinerario biografico
Lingua dell'itinerario:

La biografia di Marcello Morandini - 1° parte (Anni 60 e 70)
La biografia di Marcello Morandini - 2° parte (Anni 70 e 80)

La biografia di Marcello Morandini - 3° parte (Anni 80 e 90)

La biografia di Marcello Morandini - 4° parte (Anni 90/Anni 200)
La biografia di Marcello Morandini - 5° parte (dagli anni 2000 ad oggi)
Itinerario biografico
Fondazione Marcello Morandini
Questo itinerario si sofferma sulla biografia dell'artista e designer Marcello Morandini (Mantova, 1940) quale uno dei maggiori rappresentanti dell’Arte Concreta in Europa
Lingua dell'itinerario:
Percorso di visita

La biografia di Marcello Morandini - 1° parte (Anni 60 e 70)
La biografia di Marcello Morandini - 2° parte (Anni 70 e 80)

La biografia di Marcello Morandini - 3° parte (Anni 80 e 90)

La biografia di Marcello Morandini - 4° parte (Anni 90/Anni 200)
La biografia di Marcello Morandini - 5° parte (dagli anni 2000 ad oggi)
Fondazione Marcello Morandini
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La biografia di Marcello Morandini - 1° parte (Anni 60 e 70)
La biografia di Marcello Morandini - 2° parte (Anni 70 e 80)

La biografia di Marcello Morandini - 3° parte (Anni 80 e 90)

La biografia di Marcello Morandini - 4° parte (Anni 90/Anni 200)
La biografia di Marcello Morandini - 5° parte (dagli anni 2000 ad oggi)