Itinerario introduttivo
Questo itinerario è dedicato alle opere d'arte contenute all'interno della Fondazione Bisazza, spaziano dalla mostra permanente a quelle temporanee che periodicamente mostrano nuove bellezze dell'arte e del design.
Museo: Fondazione Bisazza
Installazioni
Il progetto della Fondazione Bisazza - organizzazione privata non profit e aperta al pubblico – nasce dall'attenzione e sensibilità verso la cultura del design e dell'architettura che da sempre animano Bisazza. Gli spazi della Fondazione sono articolati su un’area di 7500 mq, in passato riservata alla produzione aziendale, recuperata e adibita all’esposizione grazie al progetto di riqualificazione dell’architetto Carlo Dal Bianco. La ricca collezione permanente è costituita da installazioni firmate da designer quali Tord Boontje, Aldo Cibic, Sandro Chia, Jaime Hayon, Arik Levy, Alessandro Mendini, Fabio Novembre, Mimmo Paladino, John Pawson, Andrée Putman, Ettore Sottsass, Studio Job, Patricia Urquiola, Marcel Wanders e Richard Meier.
Fotografie di Architettura
Nel 2015 gli spazi della Fondazione Bisazza si sono ampliati con la nuova area espositiva intitolata: "Fotografia di Architettura". In mostra, opere firmate da figure autorevoli, a livello internazionale, nel mondo della fotografia quali: Berenice Abbott, Eugène Atget, Gabriele Basilico, Roland Fischer, Candida Höfer, Robert Polidori, Julius Shulman e Hiroshi Sugimoto. Nel 2019 viene inaugurata “Love-Dream, Love-Nothing”, la prima installazione permanente al mondo del celebre fotografo contemporaneo giapponese, Nobuyoshi Araki, curata da Filippo Maggia. L’installazione riproduce il privé del “Rouge Bar” - un elegante night club situato nel quartiere Shinjuku - qui riproposto in un nuova versione, con 2 privé speculari. Alle pareti della sala permanente sono presenti, oltre alle immagini realizzate da Araki per Bisazza, alcune fotografie acquisite dalla Fondazione e tre calligrafie commissionate per l’installazione ed eseguite da Araki stesso secondo la tecnica tradizionale giapponese, lo “shodō”.
Eventi e mostre
Un'area di oltre 1000 mq è dedicata invece ad accogliere mostre itineranti e installazioni di progettisti di fama internazionale, prodotte dalla Fondazione in collaborazione o provenienti da istituzioni straniere. L'intento della Fondazione è infatti interagire e dialogare con altre fondazioni e musei di design e architettura creando un network per la presentazione di progetti inediti in Italia. L'attività della Fondazione Bisazza è stata inaugurata nel giugno 2012 con una mostra proveniente dal Design Museum di Londra, dedicata al lavoro John Pawson, dal titolo John Pawson – Plain Space. Architettura e Design. L'architetto inglese ha inoltre progettato un'installazione site-specific, dal titolo “1:1 (One to One)” che oggi fa parte della Collezione Permanente. Nel Novembre 2012, la Fondazione Bisazza ha organizzato e prodotto la prima mostra-installazione di design sviluppata in collaborazione con Arik Levy e da lui intitolata Experimental Growth. Per la Fondazione anche Arik Levy ha progettato un'installazione site-specific, dal nome “RockChamber”, interamente rivestita in mosaico di colore nero. Nel maggio 2013 è stata allestita la prima retrospettiva in Europa di Richard Meier, in occasione del suo cinquantesimo anniversario di attività. Anche l’architetto americano ha progettato un'opera site-specific, dal nome “Internal Time”, che ha arricchito la Collezione Permanente della Fondazione. Nel maggio 2014 la Fondazione Bisazza ha reso omaggio alla fotografa tedesca Candida Höfer, con la mostra dal titolo "Candida Höfer. Immagini di Architettura", un percorso attraverso una selezione di fotografie di architetture classiche e contemporanee in grande formato. Dal 21 settembre a 3 dicembre 2017, la Fondazione Bisazza ha reso omaggio al celebre artista - fotografo contemporaneo, Nobuyoshi Araki, con la mostra ARAKI, a cura di Filippo Maggia. In mostra tredici scatti realizzati da Araki per BISAZZA nel 2009, oltre a settanta fotografie che raccontano l'universo del maestro giapponese, dai nudi femminili, alle composizioni floreali qui diventate quasi sensuali, agli scorci cittadini e ai cieli di Tokyo. Nel 2020 la Fondazione Bisazza ha presentato la mostra fotografica “Norman Parkinson & Fashion Photography 1948 –1968”. Curata da Cristina Carrillo de Albornoz e organizzata insieme ad Iconic Images, la retrospettiva ripercorre vent’anni della fotografia di moda, attraverso lo sguardo di Norman Parkinson e altri quattro fotografi riconosciuti a livello internazionale, Milton Greene, Terence Donovan, Terry O'Neill e Jerry Schatzberg.

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Questo itinerario è dedicato alle opere d'arte contenute all'interno della Fondazione Bisazza, spaziano dalla mostra permanente a quelle temporanee che periodicamente mostrano nuove bellezze dell'arte e del design.
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