Itinerario completo
Questo itinerario racconta la storia e l'allestimento delle sale del Museo del Fiume Bacchiglione.
Museo: Museo del Fiume Bacchiglione
Il legame storico tra il castello e il fiume
Questa sezione spiega la storia del Castello di San Martino della Vaneza, costruito accanto al fiume Bacchiglione.
Il Castello di San Martino della Vaneza si trova lungo l'argine del fiume Bacchiglione che fin dall'antichità ha rappresentato prima un importante centro strategico di difesa militare, poi un rinomato riferimento per il traffico mercantile.
Intorno all'anno Mille, il primo sistema di difesa fu costituito dalla caratteristica torre alta oltre venti metri. Nel 1324, i Carraresi, divennero proprietari del Castello di San Martino attuando delle importanti ristrutturazioni che coinvolsero il recinto in pietra di trachite (alto ben 10 metri) e la torre, rendendola più sofisticata mediante una serie di merlature in mattoni sporgenti a balzo.
Organizzato su sei piani, ancora oggi possiamo trovare i segni caratteristici di una struttura atta alla difesa militare, come le feritoie alte e strette, ubicate al piano terra del recinto.
Il 1405 fu l'anno in cui i Veneziani trasformarono il castello in un vero e proprio centro commerciale sviluppando un florido e funzionale porto fluviale. L'attività principale consisteva nello smistamento di semilavorati di legno provenienti dai boschi limitrofi, occorrenti ai cantieri veneziani. Si assistette alla nascita inoltre, di piccoli borghi dove si affacciarono le prime osterie che svolgevano le loro funzioni commerciali sia all'interno del castello, sia nelle sue immediate vicinanze
Nel 1439 anche la famiglia Vendramin diede il suo contributo; dopo aver acquisito la proprietà del castello fece costruire il primo mulino natante, in funzione fino al 1800, quando l'ultimo erede della famiglia lo cedette ai Filippini di Padova.
Dal 1930 al 1978 i proprietari del castello furono gli Antonini Papavafa dei Carraresi. Dal 1979 ad oggi, il castello appartiene alla provincia di Padova.
La nascita del Museo del Bacchiglione
Questa sezione fornisce alcune informazioni storiche sulla nascita del museo nel castello.
Come già accennato, dal 1979 ad oggi, il castello appartiene alla provincia di Padova, la quale - grazie ad un importante processo di valorizzazione e recupero di antichi reperti - ha inaugurato il Museo Archeologico del fiume Bacchiglione nel 1995.
I visitatori potranno conoscere l'affascinante storia delle popolazioni che hanno abitato la pianura alluvionale, godendo appieno lo spettacolo della natura che la circonda.
L'allestimento museale
Questa sezione fornisce una panoramica delle 3 sale del museo.
La visita al Museo si sviluppa in 3 sale.
Sala delle Piroghe: si tratta di scavi monossili rinvenuti nel Bacchiglione a metà del VIII sec.d.C.; rinvenute negli anni '70 dall'attività dei sabbionari nei pressi di Saccolongo, sono le più lunghe ritrovate in Europa;
Sala Archeologica: raccoglie una vasta quantità di manufatti di varia natura oltre che di epoche diverse, dalla tarda preistoria fino all'epoca romana;
Sala delle Ceramiche: custodisce materiali fittili come testimonianza della vascolare attività produttiva di questa parte del territorio padovano relativamente ad un ampio arco di tempo esteso dal XII al XIX secolo.